Dirigenti: Furlanetto Si partecipa al campionato di Serie A. Nella stessa formazione delle due stagioni precedenti questa volta la Fortitudo non riesce a raggiungere la finale finendo solo terza nel proprio girone Centro-Sud di 5 squadre con 5 vittorie e 3 sconfitte preceduta dal Rapid Parma del campione nazionale Rondani e dal Cral Aeronautica Roma. Bilanci: Sturani 22 vittorie, 2 sconfitte, Beltrame 11-7, Gallingani 14-10, Mariani 3-3. Si partecipa al campionato di Serie B La seconda squadra della Fortitudo è terza nella finale di Parma fra le vincenti dei vari gironi in Serie B con Brandoli, Dalla Casa e Salomoni. Il declino della squadra campione era già stato da alcuni previsto, ecco quanto infatti scriveva la rivista "Il tennis da tavolo italiano" (dicembre 1953) presentando il campionato: "La Fortitudo è da alcuni anni abbonata allo scudetto. Il pronostico è ancora a loro favorevole, seppure col passare degli anni qualche dubbio sempre più tenace si affacci alla mente. Potrà tenere ancora questa squadra ? Per quanto tempo ancora durerà la sua egemonia ? Il nostro dubbio è avvalorato dal fatto che, sinora e salvo errori, essa manca di validi rincalzi e che alcuni suoi componenti non sono più molto giovani. Sturani sarà ancora valida colonna, certamente. Ma in Beltrame l'attacco si va facendo meno incisivo e perforante, i riflessi meno pronti, la possibilità di una seria e metodica preparazione più difficile. Gallingani è sempre l'estroso giocatore che ben conosciamo, l'uomo che non è mai battuto in partenza, capace di vincere, ma anche di perdere, tutti e tre gli incontri; il suo braccio sente gli sbalzi del barometro; la sua volontà di vincere a volte si affievolisce e si dissolve. Mariani è il solito discolo indisciplinato, il cui attacco non è più quello che lo aveva portato al primo gruppo della seconda categoria. Auguriamoci di sbagliare, ma proprio temiamo che ormai gli manchi la volontà di riprendersi. Brandoli e Salomoni sono ancora molto giovani e acerbi, mancano soprattutto di ferma volontà di migliorare per emergere, di spirito di sacrificio per svolgere un allenamento metodico. " Nonostante il calo di risultati in campionato la Fortitudo mantiene per un rendimento eccellente nelle prove individuali con Sturani tra i primi otto al torneo internazionale di Milano (dicembre 1953) e vincitore dei tornei nazionali di Vigevano, Genova e Sandrigo (secondo a Napoli); dopo la vittoria di Genova la rivista commenta: "Cervello sveglio e pronto a passare l'ordine ai muscoli, ha giocato bene su solide e scattanti gambe; non si è lasciata sfuggire alcuna occasione per attaccare, per dare la botta piazzata che faceva il punto. Ha dimostrato estro e volontà, ha fornito il meglio del suo repertorio, a tutti imponendosi con netta superiorità. " Ai campionati mondiali di Londra Sturani contribuisce alle tre vittorie a squadre dell'Italia con un bilancio accettabile di 7 vittorie (su 21 partite). Forse ispirato da quanto osservato in questa occasione commette però l'errore di usare dopo uno scarso allenamento una nuova racchetta in gommapiuma ai campionati nazionali di Parma: perde male dal giovane Winderling in semifinale (0-3) riscattandosi in seguito con i due titoli vinti nelle gare di doppio, insieme a Beltrame ed alla Guglielmetti di Bari nel misto. A Parma si distinguono anche Beltrame-Gallingani (in finale nel doppio seconda categoria) ed i giovani Mario Brandoli e Giorgio Salomoni con una bella vittoria nel campionato di doppio di terza categoria ed il terzo posto nel campionato a squadre di serie B dove la seconda squadra Fortitudo è completata da Guido Dalla Casa. A fine stagione Sturani è numero 2 pari merito in classifica nazionale, Beltrame e Gallingani seconda categoria primo gruppo, Mariani terzo gruppo, Dalla Casa sesto gruppo.
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